Aprire un negozio online: 4 consigli SEO per avere visibilità online

Aprire un negozio online: 4 consigli SEO per avere visibilità online

La scorsa settimana abbiamo iniziato l’analisi di cosa il vostro negozio online deve avere affinché Google ne apprezzi al massimo la struttura (in realtà la maggior parte dei consigli può tranquillamente essere traslata anche su un blog) e lo premi portandolo in posizioni di rilievo nella SERP. Oggi proseguiamo la lista che termineremo settimana prossima, con l’ultimo degli articoli dedicati al commercio elettronico che ci aiuterà ad avere visibilità online.

 

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  1. Immagini di prodotto. Quando si dice che un’immagine vale cento parole probabilmente si pensa ad un sito di e-commerce perché è l’unico modo, o meglio diciamo il principale, in cui posso presentare un prodotto. Assicuriamoci che essa esprima esattamente le caratteristiche del prodotto, i suoi dettagli, le finiture, che si possa zoomare, che abbia i colori bilanciati. Insomma che non sia fatta con un Nokia 3210, meglio se da un fotografo professionista. Quindi le immagini sono importanti per le vendite ma sono anche fondamentali per il SEO, soprattutto quando sono almeno nominate nel modo corretto, vale a dire con keyword contestualizzate al nostro sito.
  2. Video di Prodotto. Eccolo qui l’altro modo per presentare i prodotti. I video sono fantastici per molti utenti, perché ascoltare e vedere richiedono meno attenzione del leggere e del guardare (processo attentivo volontario che rispetto al “vedere”, posso decidere di non attivare). I video come le immagini sono strumento per le vendite ma anche per il SEO: un video viene indicizzato meglio, spesso riportato direttamente nella SERP e può essere direttamente caricato di descrizioni e tag inerenti al prodotto in questione. Inoltre il video può essere più o meno spostato dalle caratteristiche del prodotto verso delle CTA chiare che aiutino la conversione.
  3. Social Share. Se le persone vogliono condividere, perché dobbiamo essere noi a bloccarle? Sappiamo per certo che le condivisioni contano per Penguin di Google, anche se non si sa ancora quanto ma la rilevanza di un sito per il proprio target  si misura anche con questo. Tanti si dibattono se mettere lo share o no sulla pagina di conversione perché rischia di portare il consumatore lontano dal sito distraendolo dall’acquisto per cui attenzione a dove lo si mette. Ma mettiamolo da qualche parte, prima o dopo il processo di acquisto.
  4. Tag di intestazione. I cosiddetti H1, H2 etc. fanno parte dello stile della pagina e aiutano sia gli utenti che i motori di ricerca a definire gli argomenti all’interno delle pagine e dare loro un ordine di importanza. Solitamente i siti di e-commerce hanno le pagine prodotto realizzate nello stesso modo, con gli stessi pesi negli headings: questo consente una più facile lettura al robot quando indicizza le pagine. In linea di massima si usa un solo H1 per pagina e un giusto bilanciamento di H2, H3 e H4: per fare un esempio pratico nel vostro negozio online H1 dovrebbe essere il nome del prodotto e H2 potrebbe essere la sua categoria. Senza cadere nel keyword stuffing, ricordatevi che negli H1 è bene che ci siano le keyword per le quali volete che Google vi indicizzi.

Leggi tutti gli articoli della Guida sui consigli SEO per e-commerce:

  1. Categorizzare i prodotti
  2. Gestire le immagini
  3. Impostare i filtri
  4. La disponibilità dei prodotti
  5. La paginazione dei prodotti
  6. Aprire un negozio online: altri 3 consigli SEO

Luca Bizzarri