Uno dei cambiamenti più importanti e impattanti negli algoritmi dei motori di ricerca è stata l’introduzione dell’Intelligenza Artificiale (RankBrain) in grado di comprendere le domande degli utenti.
Questa evoluzione in direzione semantica ha cambiato le regole del SEO Content e posto il focus su come si organizzano i contenuti: accanto alla strategia KeyWord, cresce l'attenzione su come si strutturano i contenuti.
Il Topic Cluster è una tattica di organizzazione dei contenuti intorno a determinati argomenti e 'aree tematiche' che si rivela molto efficace lato SEO ed esperienza dell'utente. Come costruire una strategia SEO per organizzare contenuti del blog? Se vuoi sapere cos'è ilTopic Cluster e perché usarli nella tua strategia SEO, continua a leggere.
In questa nuova Guida di OFG Advertising Agenzia di Comunicazione a Milano, ti spiegheremo:
- Che cos’è il Topic Cluster
- Un passo indietro per capire che cos’è cambiato nel SEO
- Cosa sono le Pillar Page e come si costruiscono
- Come scegliere gli argomenti per il Topic Cluster
- La KeyWord strategy migliore per Topic Cluster e Pillar Page
1. Che cos’è il Topic Cluster
Il Topic Cluster (o Cluster di Argomento) è una tattica di organizzazione del contenuto che prevede lo sviluppo di post blog legati e correlati attorno ad un unico tema.
Che cosa significa tradotto in termini pratici? Creare per ogni tematica individuata e validata con analisi KeyWord (topic) una Pillar Page (o Pagina Pilastro): un contenuto lungo e verticale che affronti l’argomento principale, a cui siano collegati attraverso link una serie di post corollari sullo stesso tema ( i post sub-topic).
Per fornire un esempio più pratico, questa che stai leggendo è una Pagina Pillar dedicata al tema del Cluster Topic e a cui sono legati dei post che approfondiscono aspetti specifici del tema principale (per esempio, qui affrontiamo il tema di come costruire una pillar page).
2. Un passo indietro: cos’è cambiato nel SEO
A questo punto ti starai forse chiedendo come funziona il topic cluster e perché è efficace per il posizionamento.
Per rispondere a questa domanda dobbiamo fare un passo indietro e ripercorrere la storia del SEO.
Negli ultimi anni le strategie SEO hanno dovuto adattarsi ai cambiamenti provocati da una sempre maggior “severità” degli algoritmi di Google e degli altri motori di ricerca.
In principio, c’erano le Keyword, singole parole chiave utilizzate dagli utenti per le ricerche: i primi algoritmi premiavano i siti che contenevano queste stesse parole, perché ritenuti idonei a fornire le risposte che l’utente stava cercando.
Purtroppo, molti SEO Specialist cominciarono a fare un uso improprio di questa strategia, riempiendo le pagine del proprio sito di Keyword (KeyWord Stuffing) a discapito della qualità dei contenuti e dell'esperienza dell'utente.
Di conseguenza, Google decise di migliorare il proprio algoritmo anno dopo anno, per restituire agli utenti contenuti più pertinenti e qualitativi rispetto alle loro query di ricerca.
Dal 2003 al 2005 furono sviluppati algoritmi in grado di penalizzare l’abuso di KeyWord e link di bassa qualità e di restituire risultati di ricerca in base alla localizzazione geografica degli utenti.
Dal 2007 al 2010, l’algoritmo iniziò a restituire nella SERP anche risultati video, notizie e immagini.
Nel 2011 e 2012 fu la volta dell’attenzione ai contenuti di qualità e alle frequenza di pubblicazione (l’algoritmo premiava - e premia - i siti che pubblicano nuovi contenuti con regolarità).
Nel 2013 arrivò Hummingbird, l’algoritmo che sa comprendere intere frasi di ricerca digitate dagli utenti e fornisce risultati personalizzati.
Con esso ha inizia la prima grande rivoluzione del SEO. A cui si aggiunge, successivamente, l’evoluzione dell’algoritmo che considera la geolocalizzazione degli utenti.
Nel 2015, arriva uno dei cambiamenti più importanti: l’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale e del Machine Learning con Rank Brain, che è in grado di imparare e gestire tipologie di ricerca più complesse e costruire una SERP personalizzata.
Infatti, gli utenti hanno iniziato ad effettuare ricerche web più complesse aspettandosi risultati sempre più accurati.
Prendiamo per esempio le ricerche fatte sulla base di intere frasi o addirittura le vere e proprie domande fatte a Google attraverso la ricerca vocale dei nostri moderni dispositivi: da qui sono nate le long tail keyword, ovvero non più singole parole chiave, bensì gruppi di parole chiave o, più semplicemente, parole chiave più lunghe.
L’algoritmo di Google diventa così in grado di comprendere testi. Ed eccoci arrivati al momento attuale e al motivo per cui la SEO si sposta e si occupa anche della qualità dei contenuti.
3. Come funzionano Topic Cluster e Pillar Page
Vediamo ora più nel dettaglio cosa sono Topic Cluster e Pillar Page e qual è il modo migliore per riorganizzare la struttura del tuo sito web!
Come abbiamo visto, la strategia del Topic Cluster prevede un 'raggruppamento' dei contenuti sotto lo stesso topic/argomento .
Essa prevede la creazione di una (o più, ovviamente) Pillar Page, o Pagina Pilastro, che tratta l’argomento prescelto in maniera ampia e generale, alla quale sono collegati tramite hyperlink degli altri contenuti - pagine sito o post blog - dei sub-topic che approfondiscono vari aspetti dell’argomento principale.
Per capire bene basta immaginare un corpo centrale (la Pillar Page) che attraverso delle ramificazioni (i link) si collega ad altri piccoli corpi simili (i sub-topic) e viceversa.
La pillar page che stai leggendo, per esempio, è collegata tramite link (e viceversa!) a degli altri post che approfondiscono parti dell’argomento in maniera più specifica.
Utilizzando i link per collegare tutti i contenuti interni relativi ad uno stesso argomento ad una pagina pilastro, i motori di ricerca potranno leggere facilmente i contenuti e capire che esiste una relazione semantica tra le varie pagine.
Google valuterà la tua Pillar Page come autorevole sull'argomento (scopri come ottimizzare i tuoi contenuti con le pillar page) e quindi i contenuti come ottimali per fornire all’utente il risultato di ricerca desiderato.
L’autorità della Pillar Page è in parte determinata anche dal numero di collegamenti ad essa: il Topic Cluster permette di creare numerosi link interni al sito (da altre pagine alla Pillar, tra le pagine stesse, dalla Pillar alle altre pagine), mettendo in relazione i contenuti e fornendo risposte alle domande degli utenti con un livello di dettaglio sempre maggiore.
L’altro importante fattore, da tenere bene a mente, che contribuisce all’autorevolezza di una Pillar Page e al posizionamento nelle SERP, è l’interazione che gli utenti hanno con essa e quindi con il suo contenuto.
Com’è ovvio, se la tua Pillar viene cliccata, letta, commentata e condivisa molte volte, Google ne dedurrà che i contenuti sono di qualità e rilevanti per gli utenti.
Per questa ragiona la SEO Strategy dovrebbe sempre dare importanza alla Content Distribution, tramite l’utilizzo di mezzi come Newsletter, sponsorizzazioni, condivisioni Social, Advertising…
4. Come scegliere gli argomenti per i Topic Cluster
Da dove iniziare quindi per costruire un Topic Cluster? Decidere i contenuti!
Per capire quale potrebbe essere un buon argomento da trattare per il tuo sito e i tuoi brand e se questo topic può essere un buon “ombrello” per molti altri sotto-argomenti correlati, è necessaria un’analisi di partenza.
Puoi fare una content audit e partire dai dati del tuo sito o blog per capire quali sono gli argomenti più graditi agli utenti e costruire attorno ad essi delle pillar page.
Se non hai degli argomenti tuoi da cui partire puoi utilizzare software come BuzzSumo, che ti aiuterà a capire quali sono quelli più popolari ed efficaci da utilizzare in quel dato momento.
Una volta individuato il Topic dovrai creare la Pillar Page con l’argomento principale, da mantenere costantemente aggiornata, e collegarla tramite link ad altre pagine minori.
Possono essere pagine preesistenti o ne puoi creare di nuove fatte per la tua nuova Pillar.
Le pillar page funzionano molto bene anche applicate all’Inbound Marketing.
5. La KeyWord strategy migliore per Topic Cluster e Pillar Page
Ora che abbiamo visto cos’è il Topic Cluster e come può aiutare il nostro sito a migliorare il proprio posizionamento nella SERP dei risultati di ricerca, torniamo ad affrontare la tematica delle KeyWord.
È importante specificare che le parole chiave non hanno perso importanza nelle strategie di indicizzazione, semplicemente anch’esse vanno ristrutturate e riposizionate.
La tendenza a riempire le pagine del proprio sito con numerose ripetizioni di una sola parola chiave è decisamente superata, anzi contribuisce a rendere pessimi e ridondanti i nostri contenuti.
Abbiamo invece visto come le long tail keyword (parole chiave più lunghe e complesse) abbiano preso più piede nelle ricerche web.
Questo non vuol dire che le keyword a corrispondenza diretta non servano più: le short keyword ad alto traffico, quelle più digitate, sono ancora necessarie alla Pillar Page per il suo ottimale posizionamento.
Cambia l’approccio: le puoi continuare a utilizzare nel testo, nel titolo principale, nelle meta description della tua pillar... mentre, invece, per i post correlati (i sub-topic) prediligerai KeyWord correlate e long tail.
Le Long Tail Keywords sono parole chiave combinate e molto specifiche, composte da quattro o più voci, che di rado vengono ricercate, producono pochi accessi al sito e in genere non sono molto competitive.
Perciò, se considerate da sole, esse portano un numero esiguo di utenti sul tuo sito, ma se vengono unite nel complesso generano un totale di accessi maggiore a quello delle KeyWords più generiche.
Bisogna inoltre considerare che le Long Tail hanno una percentuale di conversione maggiore rispetto ai termini molto generici.
Ricapitolando: keyword brevi e molto usate per la pagina principale e long tail keyword e correlate per le pagine minori collegate.
Se sei ancora incerto su come procedere e dare il via ad una strategia SEO che si avvalga anche di una buona tecnica Topic Cluster, OFG Advertising Agenzia di Comunicazione a Milano può aiutarti.
Scarica il nostro template per costruire la tua Pillar Page, sarà facilissimo fare il primo passo verso un miglior posizionamento nei motori di ricerca.