Storyboard: template ed esempi per crearlo da zero

Storyboard: template ed esempi per crearlo da zero

Lo storyboard anticipa la creazione di un video ed è una bozza, una rappresentazione su carta delle inquadrature di un film, uno spot o un video, corredate da una parte testuale che ne completa la descrizione e segnala eventuali dialoghi o effetti sonori.

Diciamo, per semplificare, che la forma finale di uno storyboard non è molto lontana da un fumetto, almeno il principio è quello.

Lo storyboard non nasce certo in agenzia, anche se le agenzie ne fanno un buon uso. In realtà la tecnica dello storyboarding è utilizzata da tutti i registi di questo mondo, in una prima fase quando devono iniziare a studiare le inquadrature dei loro film. Molto spesso, nei contenuti speciali o nei making of, si vedono i disegni che i vari Spielberg fanno ancora mesi prima di girare le scene.

Per tornare a noi e al mondo della comunicazione e del marketing, lo storyboard è usato dalle agenzie di comunicazione come strumento che ci aiuta in fase di presentazione di una campagna creativa al cliente e in fase di realizzazione di uno spot o di un video.

Cos'è uno storyboard? Come e in quali contesti si usa? Chi utilizza uno storyboard? Quando si costruisce uno storyboard? Perché si costruisce uno storyboard in pubblicità

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Cos'è uno storyboard: definizione

Storyboard, che letteralmente significa la "tavola della storia", non è altro che l'intera storia del film (o dello spot) visualizzata attraverso una sequenza di piccole illustrazioni o fotografie disposte in ordine cronologico (in realtà nell'ordine in cui vogliamo che lo spettatore veda la nostra storia).

Essendo una scena di un film un qualcosa di animato e quindi in grado di raccontare meglio una storia, spesso ogni illustrazione contiene l'inquadratura chiave della scena ed è accompagnata da una descrizione di quello che succede nella scena, con descrizione dell'ambiente ed effetti sonori se necessario.

Non esiste una vera traduzione in italiano, ma potremmo pensare di parlare di sceneggiatura illustrata o di sequenza delle scene secondo un'idea di regia. Ovviamente è solo per capirci, "storyboard" va più che bene.

Perché fare uno storyboard

Lo storyboard ovviamente serve a rappresentare il video quando il video non c'è ancora, per cui siamo in una fase molto prematura rispetto alla creazione del video vero e proprio. 

Nel caso dell'agenzia, lo storyboard serve a presentare un qualcosa che abbia il sentore di un video e non sia solo una descrizione delle scene. Questo aiuta il cliente a visualizzare meglio le idee che ha avuto l'agenzia.

Nel caso di un regista, lo storyboard serve a organizzare il lavoro vero e proprio e iniziare a dare vita alla sua versione del video. Far vedere anche agli altri membri della troupe quali sono le sue idee e cosa devono fare per realizzarle.

Storyboard e video strategy

Va bene, iniziamo con una piccola digressione. Se vuoi sapere come si realizza uno storyboard vuol dire che hai scelto di utilizzare una video strategy nella tua strategia di comunicazione. Come mai? Nella scelta del modo in cui decidi di comunicare, presta attenzione a 4 fattori:

  1. Attenzione alle tue buyer personas. Sono i tuoi clienti che decidono il tipo di contenuti e il modo in cui vogliono fruirli. Hai ascoltato i tuoi clienti?
  2. Attenzione alla strategia di comunicazione. Il video è coerente con la tua strategia di comunicazione? Un video tanto per farlo non ha senso ed è uno spreco di tempo e budget.
  3. Attenzione ai tuoi obiettivi di marketing e di comunicazione. Che obiettivi hai? Ti sei studiato i KPI da misurare? La video strategy che stai studiando ha senso in relazione agli obiettivi di comunicazione che hai fissato? Ricorda che il bello del video è che è misurabile e puoi vedere quanto le persone lo guardano, qual è il tasso di abbandono e quando tendenzialmente le persone lo abbandonano, che ti aiuta a capire se hai fatto una intro troppo lunga o hai un momento in cui divaghi troppo e perdi l'attenzione dei tuoi utenti,
  4. Attenzione al piano media. Stai facendo un spot per la TV? Digital TV? Un video per il sito? Pensa bene a come ottimizzare il costo di realizzazione con un piano media che garantisca la massima visibilità.

Come è fatto uno storyboard?

Uno storyboard è uno strumento molto utilizzato dalle agenzie creative e dalle agenzie specializzate nella realizzazione di video. In realtà è uno strumento molto utilizzato anche dall'industria cinematografica e da tutti i registi. Lo storyboard è una rappresentazione grafica del video che vuoi girare, come se fosse un fumetto.

Ovviamente, non è un fumetto anche se la sua forma è molto simile. In cosa si differenzia uno storyboard da un fumetto? Beh innanzitutto non ha i baloon né i dialoghi. E poi non ha quel livello di dettaglio nella sua rappresentazione grafica. Lo scopo dello storyboard non è essere fedeli a quello che diventerà il video fatto e finito ma comprendere la sequenza delle scene e organizzare la produzione del video (shooting).

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Uno storyboard, quindi, è una rappresentazione in sequenza delle scene principali del video che vuoi girare. Uno storyboard ha una forma precisa: si tratta di disegnare le scene del video, metterle in sequenza cronologica e aggiungere delle note in forma di testo a lato di ogni immagine (o sotto). Queste note possono riguardare non solo i dialoghi che prevediamo all'interno del video ma anche se parla una voce fuori campo, se ci sono dei super (scritte in sovraimpressione), delle note relative a suoni particolari o musica di sottofondo, delle note di regia o di scenografia.

Cosa contiene uno storyboard esattamente?

Uno stroyboard è composto da diverse informazioni, più o meno utili a seconda dell'obiettivo che gli attribuiamo. Diciamo che uno storyboard da regista, quindi per girare un film, deve contenere:

  1. Illustrazioni o fotografie per rappresentare l'inquadratura chiave della scena che voglio girare
  2. Una descrizione, solitamente posta sotto all'immagine, che ne descriva il contesto, le luci e riporti dialogi, SFX o colonna sonora.
  3. Indicazioni sul movimento di camera o del personaggio, solitamente indicate con frecce. Transizioni tra una scena e l'altra se richiesto.
  4. Indicazioni sul tipo di inquadratura, sulla composizione della scena o specifiche tecniche come ad esempio la lunghezza focale.

Uno storyboard presentato dall'agenzia solitamente comprende i punti 1 e 2.

Come si realizza uno storyboard

Infine, come si realizza uno storyboard? Direi che la risposta dipende dal budget e dalle tempistiche che abbiamo. Ci sono almeno 4 modi:

  1. Illustratore. Si contatta un illustratore che abbia un tratto che ci piace, in linea con il mood che vigliamo abbia il nostro video. Soluzione di effetto con risultato assicurato (probabilmente il risultato migliore) ma un po' più costosa e ci vuole un po' di tempo per avere i disegni.
  2. Immagini da internet. Si scaricano immagini e si utilizzano nello storyboard. Qui la difficoltà è avere una resa uniforme lungo tutto lo storyboard, resa in termini di colori e inquadrature ma anche (e soprattutto) dei protagonisti della nostra storia. Qui un piccolo trucco è quello di trattare le foto con un filtro unico che ne uniformi almeno l'aspetto grafico.
  3. Video da banca immagini. Anche qui, se riesco a trovare qualche video simile a quello che ho intesta posso prendere in prestito qualche frame e montarne qualcuno in sequenza in modo da avere un qualcosa di sensato. Anche qui è difficile mantenere coerenza e non è detto che il risultato sia migliore, anzi. Inoltre stiamo parlando più di animatic che di storyboard.
  4. Software. Ci sono dei software che assolvono a questa funzione. Sinceramente il risultato non mi sembra degno di una presentazione tra professionisti (è tutto molto standardizzato e caricaturale) ma può essere utile per uso didattico o personale.

Per dire la mia, l'illustratore è la scelta migliore. Scegli il tratto che vuoi, ti aiuta a garantire coerenza tra le scene e se hai scelto bene la mano, ti aiuta a fare una gran bella figura. Poi oggi l'illustratore è un mago di illustrator, del 3D e del ritocco immagini per cui la resa può anche non essere, per così dire, solo fumettistica se non è quello che stiamo cercando.

Quando si costruisce uno storyboard?

Quando serve uno storyboard? Come detto, uno storyboard è uno strumento importante, che fa risparmiare tempo e facilita la comprensione, in almeno 2 occasioni:

  1. In fase di presentazione di una campagna creativa. Lo storyboard consente all'agenzia di comunicazione di dare un'idea abbastanza precisa del video che vuole girare. Qui siamo in fase di presentazione, non stiamo parlando di inquadrature precise e di dettagli, stiamo parlando di concept di comunicazione, del mood del video. In questa fase stiamo vendendo l'idea che ci sta dietro. 
  2. In fase di costruzione del video. Questo storyboard può essere diverso da quello precedente e spesso è disegnato dal regista. Qui l'obiettivo è diverso e non è quello di far capire di cosa parla il video e qual è il concept che ci sta sotto ma è dettagliare le scene e far approvare il video finale o far comprendere le scene che ha in testa il regista al resto della troupe che deve girare il video durante le giornate di shooting.

Differenza tra moodboard, storyboard e animatic

Per aiutare la fase di presentazione, lo storyboard può essere affiancato da altri 3 strumenti:

  1. Moodboard. Il moodboard è una tavola, solitamente costituita da un collage di foto, che aiuta far comprendere il mood che non è solo l'aspetto del video ma anche il concetto che ci sta sotto. Utilizzo altre immagini che non c'entrano necessariamente con il nostro video ma ne faccio sentire il feeling. 
  2. Reference. Le reference sono altri video, altre immagini che rappresentano il modo in cui vogliamo costruire il video. Sono diciamo dei video simili che ci aiutano a far capire ad altre persone come intendiamo il video una volta che sarà terminato. 
  3. Animatic. L'animatic forse lo avete visto in qualche contenuto extra di qualche film (ad esempio io ricordo quelli della Pixar) ed è uno storyboard messo in formato video in cui monto le immagini dello storyboard in sequenza utilizzo uno speaker e simulo effetti sonori, musica. Una cosa a metà tra uno storyboard e il video finale.

Una cosa divertente. Una volta l'animatic si chiamava rubamatic perché in epoca pre-internet ovviamente non c'era la disponibilità di contenuto che c'è oggi e si rubacchiavano qua e là contenuti fotografici o video e si facevano montare da una casa di produzione. Cosa che oggi invece si fa facilmente con un software qualsiasi (anche online). 

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Qual è la differenza tra storyboard e storytelling

Al di là del fatto che le due parole cominciano entrambe con "story", diciamo che non c'entrano molto l'una con l'altra. Storytelling è un concetto ampio, che include tutta la comunicazione aziendale e il modo in cui l'azienda decide di raccontare le proprie storie.

Lo storyboard è un piccolissimo pezzo di questo storytelling ed è probabilmente uno strumento che i clienti finali non vedranno mai.

Quindi.

Storyboard è come faccio un video.

Sotrytelling è come imposto tutta la mia strategia di comunicazione.

Luca Bizzarri