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Costruire una newsletter efficace: 6+1 consigli per gestire i lead

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Come costruire una newsletter efficace? Quando si parla di newsletter si pensa sempre a come impostare la grafica o gestire i contenuti, cose in effetti fondamentali per quanto concerne la performance ma spesso di dimentica un’altra parte fondamentale, cioè i lead. La gestione del lead è una pratica spesso dimenticata e si dà per socntato che una volta dentro uno non ne possa più uscire. In realtà i cosiddetti “cold leads” sono molti e ci sono diversi modi di gestirli, non ultimo come vedremo, mollarli per sempre. Ma prima di arrivare a quello:

  1. Non chiedete troppi dati. Resistete alla tentazione di sapere tutto e limitatevi ai dati che per il vostro business sono strategici: in linea di massima email, nome, cognome. Se avete in mente di fare una campagna sms o avete bisogno di recall chiedete il cellulare, magari non come campo obbligatorio. Altro non so, potrebbe seriamente compromettere le performance della raccolta di lead.
  2. C’è chi dice che una registrazione multi-step sia una soluzione intelligente. Chiedete prima solo la mail, con la liberatoria, dopodiché nella seconda pagine approfondite i dati, intanto la mail l’avete presa. Se adottate questa tecnica, mi raccomando, avvisate prima il consumatore magari con un titolo Step 1/2 e Step 2/2 o qualcosa del genere.
  3. I contenuti della newsletter devono essere sempre freschi, nuovi. In particolare se stiamo parlando di commercio elettronico potrebbe essere interessante dare un vantaggio agli iscritti e farli accedere prima degli altri alle promozioni del sito, anche solo 12 o 24 ore di anticipo. La gestione della newsletter promozionale va ovviamente automatizzata.
  4. Alla stessa stregua sarebbe ancora meglio riuscire a segmentare il proprio pubblico, tramite analisi complesse derivanti da cookie e big data o più semplicemente alla vecchia maniera chiedendo i loro interessi. In questo modo diamo l’impressione di avere messaggi personalizzati.
  5. Se avete diversi punti di ingresso per i lead (diversi form o diverse campagne) differenziate anche le liste all’interno del DB, altrimenti non potrete mai sapere chi si è iscritto da dove arriva e trarne delle conclusioni utili a capire se quel mezzo o quel form funziona meglio di altri. Poi una volta raccolti tutti i dati, muovete tutti nella lista principale.
  6. Molte piattaforme lo danno come un fattore obbligatorio ma qualora poteste scegliere… date sempre la possibilità di disiscrizione dalla lista. A parte che lo dovete fare per legge, anche se molti se ne sbattono, ma è comunque segno di civiltà e apertura mentale che i clienti apprezzano. Alla peggio perdete qualche lead ma guadagnate in reputazione.

Quando avete ottenuto i dati dovrete gestire la lista. Per ottimizzare le performance al meglio e soprattutto per non rompere le scatole a chi riceve le vostre mail ma non le apre è buona prassi mandare una mail di addio ai contatti che non interagiscono (neanche aprono) le vostre mail da più di 6 mesi. Questi contatti sono freddi e per il business da considerare defunti, Sono una zavorra che tira verso il basso i risultati e farete più bella figura a mandare una mail dal titolo “questo è un addio” (con possibilità di rinnovare l’iscrizione alla lista ovviamente, perché siamo gentili mica scemi) che non l’ennesima mail con una promozione che può portare solo fastidio e magari legare un brutto ricordo del brand a quella persona.

Leggi la Guida di OFG Advertising su come costruire una newsletter efficace.

Hai un ecommerce? Guarda come costruire una newsletter efficace per gestire i carrelli abbandonati.

Luca Bizzarri

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