Se una volta ci si recava al negozio fisico per comprare qualcosa, oggi la classe dei consumatori si è divisa in chi compra online e chi offline. Ma con un’ulteriore differenza: prima di recarsi ad acquistare, si informa su quel prodotto effettuando una ricerca su Google.
Da un lato, quindi, sono cambiate le esperienze di acquisto e, dall’altro, è cambiato l’approccio delle aziende ad esse. Ad oggi infatti sono sempre più quelle che adottano strategie drive to store nella propria campagna di marketing, col fine di generare ed attirare più traffico al negozio fisico attraverso i canali digitali.
Se il tuo scopo è offrire all’utente una user experience sempre migliore e personalizzata e, di conseguenza, ottenere risultati soddisfacenti in termini di crescita e fatturato, questo tipo di strategia può fare al caso tuo. Scoprine di più qui di seguito!
Drive to store: cos’è e come funziona?
Una strategia drive to store si presenta nel marketing come l’anello di congiunzione tra l’online e l’offline, ciò che può trasformare una visita su Internet in una presenza ad un negozio fisico. Lo scopo è quello di creare dei punti di collegamento tra il sito web e il punto vendita, in modo da invogliare le persone a procedere nella fase d’acquisto.
In altre parole, le aziende, attraverso tutta una serie di azioni di marketing, cercano di entrare in contatto con l’utente e di conoscerlo meglio, migliorandone così l’esperienza di navigazione e favorendo l’in-store traffic.
Le caratteristiche di una strategia drive to store efficace
In una strategia drive to store, quattro sono gli aspetti decisivi:
- conoscere il proprio pubblico e targettizzarlo
- dare rilevanza ai contenuti e a tutti gli aspetti formali dei media tramite cui ci si relaziona con il consumatore
- offrire all’utente una user experience adeguata alle sue necessità
- misurare le visite al negozio fisico generate dalle campagne digitali.
Questi quattro elementi ti permettono di capire se la tua strategia è pienamente efficace e se puoi continuare in questa direzione oppure no. L’importante è misurare costantemente le tue performance in modo da correggere gli errori e in tal caso, stabilire nuove priorità.
Come realizzare una strategia drive to store efficace
Il primo passo per realizzare una strategia drive to store efficace è focalizzare l’attenzione sul proprio target di riferimento, conoscerlo e capire di cosa ha realmente bisogno per attirarlo verso di te e il tuo negozio. Offrigli una user experience il più appropriata possibile, con tutti gli strumenti di cui necessita per soddisfare e dare una risposta concreta alle sue esigenze.
Il secondo? Creare contenuti pertinenti sul tuo sito web e sui diversi canali di comunicazione a tua disposizione, in modo da garantire massima personalizzazione agli utenti.
E ancora, se il tuo compito è accompagnarli nella loro esperienza d’acquisto step by step, questo comporta anche il fatto di condurli fino al punto vendita. Ma qual è il modo più efficace per riuscirci? Utilizzare la localizzazione.
Se infatti sfrutti la posizione degli utenti e metti in evidenza l’indirizzo del tuo negozio più vicino, da una parte, consenti a loro di trovarti più facilmente direttamente tramite il loro segnale GPS e, dall’altra, offri a te la possibilità di targettizzare al meglio la tua zona di competenza.
Ricorda che l’unica cosa che interessa ai potenziali clienti è la distanza da loro al tuo punto vendita: quindi, ottimizzare i tempi favorendo le loro esigenze e perplessità ti può senza dubbio aiutare a convertirli.
L’ultimo step prevede la misurazione dei dati e la valutazione dell’andamento generale.
Tuttavia, arrivati a questo punto, va fatta una precisazione: non basta guardare alle visite totali per misurare il reale impatto delle campagne online sulle realtà fisiche. Il numero di impression e di interazioni non sempre è sinonimo di conversioni in negozio.
Per studiare l’engagement e il traffico generato, bisogna servirsi di alcuni parametri e della tecnologia a nostra disposizione (es. la geolocalizzazione dei clienti). I parametri utili per misurare l’efficacia di una strategia drive to store sono sette:
- il numero di visite naturali e di quelle incrementali al negozio (rispettivamente chi lo visita spontaneamente e chi lo visita come frutto di una campagna di digital marketing)
- il CPV (costo per visita) e il CPIV (costo per visita incrementale)
- la frequenza di visite al negozio
- la permanenza nel negozio
- la distanza percorsa per raggiungere il negozio
- gli orari e i giorni con maggiore affluenza
- il numero di impression online prima di effettuare una visita al negozio.
Infine, per evitare “visite false” e per differenziarle da quelle reali, ti consigliamo di prendere in considerazione diversi fattori come delineare la zona di competenza del tuo negozio, stabilire un lasso di tempo per la visita (in modo da non confondere le visite reali con quelle dei passanti), tener conto degli orari del tuo negozio ed esaminare la frequenza e la durata delle visite.
Hai intenzione anche tu di adottare una strategia drive to store per la tua azienda? Parliamone insieme!