Social media e inbound marketing: come usare i social media per generare lead

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Nel post precedente, dove abbiamo spiegato come si imposta un piano di social media marketing, abbiamo visto quanti obiettivi e funzioni possano contribuire a definire piano editoriale e KPI;  cosa succede, però, quando i social media fanno parte di un progetto di inbound marketing con una forte vocazione a generare lead di qualità?

In questo post ti spiegheremo come si utilizzano all’interno di una strategia di inbound marketing.

 

I social media nell’inbound marketing

Grazie alla loro diffusione e penetrazione  –  si parla di oltre 2 bilioni di utenti attivi sulle piattaforme social in tutto il mondo – i Social media sono strumenti molto efficaci per raggiungere e ingaggiare persone e sono efficaci nel spingere il percorso dei visitatori nel funnel in tutte le fasi della metodologia inbound:

  • Attract: per attrarre visitatori grazie alla condivisione di contenuti rilevanti;
  • Convert: per trasformare i visitatori in leads offrendo loro l’opportunità di iscriversi e ricevere aggiornamenti o offerte speciali;
  • Close: per trasformare i leads in clienti;
  • Delight: per costruire relazioni durature con i propri clienti e trasformarli in promoter.
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Gli obiettivi SMART

Nel caso dell’inbound marketing, gli obiettivi del piano editoriale sono:

  • Promozione e distribuzione di contenuti rilevanti, engagement;
  • Generazione di traffico verso il sito;
  • Generazione di lead tramite Call to Action a iscriversi o scaricare i materiali disponibili sul sito.

L’importante, anche in questo caso, è stabilire degli obiettivi SMART, ossia chiari, quantificabili e misurabili, per ogni fase dell’inbound.

Per esempio, un’azienda sulla base del proprio storico potrebbe stabilire nella fase Attract di voler aumentare il traffico dai canali social media verso il blog del 30% entro la fine dell’anno.

L’ obiettivo, quantificato in un numero percentuale, offre un KPI chiaro e misurabile, con una data certa che aiuterà chi gestisce i social a misurare le proprie performance e a mettere in piedi una strategia di contenuti efficaci a sostenere l’obiettivo.

La scelta dei canali social media

Come abbiamo detto nel post precedente, non è necessario essere presente su tutti i canali social media: basta presidiare le piattaforme dove è presente il nostro pubblico, cioè le nostre Buyer Personas .

Il nostro piano editoriale dovrà poi essere calibrato su:

  • tipo di formato utilizzato sulle piattaforme social scelte (photo post, video post, gif…);
  • sviluppo di contenuti rilevanti e condivisibili dall’audience che vogliamo intercettare e cioè dalle nostre buyer personas.

La frequenza di pubblicazione

Quante volte si deve pubblicare su Facebook, Twitter o Linkedin? Questa è una delle domande più ricorrenti che si fanno.

La risposta certa, unica e valida per tutti non esiste nemmeno nell’Inbound: i social network sono un posto in cui le persone cercano contenuti da cliccare e condividere, a  qualsiasi orario del giorno e a seconda delle proprie abitudini e interessi.

Il principale fattore in grado di fare la differenza è quindi il contenuto che deve essere ben proposto, rilevante e credibile per la nostra audience. Se risponde a questi requisiti, probabilmente performerà bene.

Esistono poi degli accorgimenti di supporto che possono aiutare i nostri contenuti a ottenere più visibilità organica a seconda del tipo di canale, dell’audience che si vuole raggiungere e dei suoi comportamenti.

Il primo consiglio è sempre quello di fare dei test e provare orari e contenuti diversi, in base allo storico del proprio canale e agli insights sulla propria audience. Gli analytics delle pagine Facebook, per esempio, forniscono un grafico che indica i giorni e le fasce orarie in cui gli utenti della pagina sono maggiormente on line che è un buon punto di partenza.

Disponibili on line, inoltre, potete trovare diversi studi e tool gratuiti e a pagamento ma con trial free che suggeriscono qual è il momento più  adatto alla pubblicazione per i vostri canali e quali sono i contenuti che performano di più.

In linea generale possiamo dare queste indicazioni per quel che riguarda le performance organiche:

  • Facebook: l’algoritmo privilegia i contenuti degli utenti rispetto a quelle delle pagine aziendali, e premia le interazioni.  Le ultime analisi mostrano che pubblicare più volte al giorno e più di 5 post a settimana può essere controproducente.  L’algoritmo, infatti, tende a premiare i contenuti più freschi e ‘cannibalizza’ la reach dei post precedenti. A meno che i vostri post riescano ad ottenere numerosi like e/o commenti/share e acquisiscano una certa ‘viralità’. L’ideale è postare su Facebook da 2 a 5 volte a settimana, meglio se comprendendo il weekend, e concentrare gli sforzi sulla produzione di contenuti di qualità.
  • Linkedin: il social network dedicato al mondo del lavoro, ha un andamento che pare riflettere i ritmi lavorativi. I post performano meglio se pubblicati entro il classico orario di lavoro 8 – 17 e dal martedì al venerdì. I giorni del weekend e il lunedì sembrano meno propizi a guadagnarsi i click degli utenti. Come su Facebook, anche su Linkedin i dati paiono crollare dopo 5 post a settimana.
  • Twitter: il social network dei micro live e dei testi da 140 caratteri è ancora una piattaforma di tipo ‘cronologico’. In questo caso più si posta, più si è visibili e senza grandi differenze su orari e giorni della settimana.

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