La visibilità organica dei post su Facebook è in calo costante e questo probabilmente lo sai già. Quel che forse non sai è che è possibile incrementare le performance organiche dei tuoi post. A patto di puntare sui formati giusti e sopratutto di comprendere i cambiamenti in atto sulla piattaforma.
Abbiamo raccolto dati e consigli pro su come migliorare l’Organic Reach di Facebook, anche alla luce delle ultime novità presentate nell'annuale conferenza F8.
Il calo della Reach organica di Facebook: anche una questione di privacy
Le ragioni di queste flessioni sono determinate di certo dall’aumentata concorrenza sulla piattaforma (sempre più brand e utenti sul social media, sempre più contenuti pubblicati) e dalla natura paid media del social.
Ma non solo: parte della responsabilità è legata anche al comportamento degli utenti.
Gli effetti degli scandali sui dati rubati e la maggiore consapevolezza degli utenti della propria privacy on line sembra, infatti, stiano determinando un cambiamento nelle abitudini degli utenti rispetto all’utilizzo della piattaforma Facebook.
Facciamo un passo indietro: nella conferenza dello scorso gennaio, lo stesso Mark Zuckerberg aveva dichiarato che gli utenti di Facebook privilegiano sempre più lo scambio di informazioni personali in ‘private environment’.
Cioè, ambienti 'privati' e percepiti come più protetti (o meno esposti), come per esempio, la chat di Messenger o Whatsapp, i Gruppi Facebook oppure le Stories che durano solo 24h.
Di conseguenza Facebook, che a seguito dello scandalo Cambridge Analytica, ha come obiettivo primario la tutela dei dati dei propri utenti e, soprattutto, la riconquista della loro fiducia, interpreta e fa proprio il nuovo insights: "The future is private".
Lo dimostra il nuovo design della app Facebook Mobile FB5, lanciato e immediatamente rilasciato ad inizio maggio dal F8 Event in corso. Le notifiche dei nuovi contenuti pubblicati nei gruppi a cui sei iscritto ora hanno una posizione privilegiata e subito visibile nella home.
Lo confermano le parole di commento al nuovo design del fondatore del Social:
We want to make communities as central as friends" and “Groups are at the heart of the experience.”
Di conseguenza, l’algoritmo, che già da tempo privilegiava nel newsfeed la visibilità dei contenuti degli utenti e dei propri contatti a discapito di quelli dei brand, si muove nella stessa direzione.
Quali sono i post più visibili su Facebook?
Cosa fare allora per risollevare la reach organica delle nostre pagine Facebook? Dobbiamo abbandonare del tutto l’idea di vedere una possibile ripresa dei dati di visibilità e di engagement spontanei?
La situazione non è così grigia. Assodato il cambiamento in atto e in attesa di capirne gli effetti per i brand, ci sono tuttavia ancora dei post che funzionano bene sulla piattaforma anche senza sostegno dell’advertising e che possiamo ipotizzare lo faranno anche nei prossimi mesi.
Contenuti di valore per gli utenti (i ‘meaningful content’ per Facebook), supportati da formati che possano massimizzarne le performance.
Tra i post che, come ci mostra la recente ricerca di BuzzSumo sull’engagement, performano meglio, ci sono:
- Question Post: post che rivolgono agli utenti una domanda e li invitano a rispondere nei commenti. E a compiere così l’azione (lasciare un commento) che più di reaction e like dimostra all’algoritmo un contenuto ‘meaningful’.
- Photo Post: funzionano ancora, a patto che il visual sia curato ed engaging.
- Video post: con oltre il 73% di Engagement in più, i video confermano il loro grande potenziale anche in termini di Reach, sia nella versione live che meno, come vedremo nel prossimo paragrafo.
- E i post link? I link post di rilancio di un qualsiasi contenuto (articolo, post di blog o sito web) fuori da Facebook ottengono un engagement e di conseguenza una reach più basse.
I video post e la diretta Facebook a sostegno della Reach
Mari Smith, consultant for Facebook ed esperta di Facebook marketing, consiglia per il 2019 di costruire il proprio piano editoriale Facebook con questi formati e proporzioni:
- 70% video post
- 20% photo post
- 10% link post
I video post sono il formato che più porta interazioni sul social network, soprattutto nella loro versione Diretta Facebook, e che possono aiutarti a mantenere ad un buon livello la reach e l’engagment organico della tua pagina.
A patto che rispettino determinati requisiti di contenuto (cioè che siano rilevanti e utili per la tua community Facebook) e di formato.
Queste le caratteristiche da considerare:
- Post Video native: i video caricati direttamente su Facebook performano meglio che non quelli condivisi da piattaforme esterne, come per esempio YouTube, che subiscono una penalizzazione in termini di visibilità.
- Condivisione dei video native: anche le condivisioni dei video native ottengono buone performance e non sono penalizzati dall’algoritmo.
- Post Video quadrati e corti: il formato di video corto (da 15 - 30’’) e quadrato vive uno dei momenti di massimo favore, sia in versione comica-divertente, sia in versione tips.
- Post Video lunghi: via libera anche a video tutorial di lunghezza tra i 3 e i 5 minuti massimo.
- Live video: il video Facebook in diretta, rappresenta in questo momento storico della piattaforma il formato più engaging, in grado di realizzare commenti ed interazioni durante lo streaming.
Inutile dire che sembra molto apprezzato e premiato dallo stesso algoritmo.
La sua durata ottimale? A meno di formati con durate precostituite (es: partite di calcio) dovrebbe non superare i 20 - 60 minuti.
di Federica Galimberti
Content manager OFG Advertising, agenzia di comunicazione a Milano