Secondo Wikipedia, ecco cos'è il web monitoring
"is the process of testing and verifying that end-users can interact with a website or web application as expected. Website monitoring is often used by businesses to ensure website uptime, performance, and functionality is as expected".
Fondamentalmente è composto da 4 attività, le prime due qualitative e le seconde quantitative:
- Monitoraggio vero e proprio
- Alerting
- Ricerca
- Analisi
I due approcci (quali e quanti) proprio perché molto diversi tra loro, sono altamente interconnessi e guardano ai due lati di una stessa medaglia. Monitoraggio e Alerting, sono attività quantitative. Queste attività servono a monitorare nell'arco di una giornata (quindi quotidianamente) le mention relative ad un Brand, sia esso un'azienda, una persona, un ente o quant'altro. Il monitoraggio costante pertanto ha lo scopo di tutelare, monitorare e salvaguardare l'online reputation. L'alerting, cioè le segnalazioni sul costante flusso di informazioni che il web genera per una particolare keyword, è lo strumento attraverso tutto questo cui si rende possibile.
Ricerca e Analisi, sono attività qualitative. Queste attività servono ad analizzare il contenuto delle conversazioni e il contesto in cui avvengono. Il principale obiettivo è capire e approfondire motivazioni, interessi e implicazioni di ogni interazione. Il ruolo del Brand in questo è variabile, nel senso che uno stesso brand può generare discussioni o interazioni diverse a seconda del proprio comportamento o delle operazioni che svolge.
Si capisce quindi come pur potendo gestire sia le une che altre in maniera separata ed indipendente queste modalità di analisi danno il meglio di sé quando usate con un approccio olistico.
Luca Bizzarri