Alla fine del percorso su cos'è la content distribution, ovviamente, c'è la misurazione di tutto quello che abbiamo realizzato. Come detto più volte in questo blog la misurazione del risultato deve essere necessariamente parte integrante della strategia di marketing, perché solo misurando è possibile:
- valutare i risultati in base agli obiettivi ed eventualmente rivedere in corsa la bontà della propria strategia e tararla per ottenere risultati ancora migliori;
- giustificare le proprie decisioni al board;
- capire il ritorno sull'investimento (ROI) di ogni azione di marketing per approfondire quello che funziona e abbandonare o rivedere ciò che non ha dato i risultati attesi.
Come abbiamo detto in questo articolo, i risultati sono tali perché sono stati fissati degli obiettivi di marketing (tradotti poi in obiettivi di comunicazione) che devono essere posti al centro di ogni operazione di comunicazione: in una strategia di successo, gli obiettivi definiscono i risultati. E' bene capire subito quali possano essere le metriche da tenere d'occhio durante il corso dell'operazione per misurare e capire se stiamo facendo bene o meno. Semplificando, se ho improntato una strategia di video marketing, dovrò tenere sotto controllo visualizzazioni e condivisioni; se sto lanciando un'app mobile, sarà bene tenere d'occhio il numero di download e le interazioni che avvengono all'interno dell'app stessa. Per semplificare, a voi 4 macro-metriche (che dovrebbero aiutare a schiarirsi le idee) inerenti a:
- Mercato. Market reach, target e veicolazione, ovvero la quantità di persone potenzialmente in target che sono state raggiunte dalla nostra comunicazione o dal nostro prodotto.
- Conversazione. Sentiment, topics e influencers, ovvero quanto e quali persone parlano del messaggio che abbiamo veicolato o del nostro brand o del nostro prodotto.
- Acquisizione. Tassi di conversione, fatturati e traffico, ovvero quanto riusciamo a vendere o a generare traffico sul nostro sito (o affine).
- Coinvolgimento. Engagement, commenti e content management, ovvero quanto i nostri utenti partecipano alla vita del nostro prodotto.
Ognuno di questi punti appena elencati si allaccia ad una fase del customer journey e del relativo funnel legato al processo di acquisto: ricerca di informazioni, acquisto e post-vendita. Riuscire ad inserirli tutti all'interno del piano di misurazione dei risultati significa quindi avere sotto controllo tutto il processo di acquisto e capire quale sia, se c'è, l'anello debole della catena e agire di conseguenza per rafforzarlo. Ad esempio se pochi utenti passano all'acquisto o c'è una perdita di interesse ad un particolare stage del funnel significa che i contenuti che stiamo offrendo in quel frangente non sono allineati con quello che si aspettano i nostri clienti.
Interessa appfondire cos'è la Content Distribution? Ecco la guida di OFG Advertising:
- Cos'è la content distribution
- Perché i tuoi post sui Social (Facebook) non si vedono
- Capire chi è e cosa fa il nostro target
- Customer Journey, touchpoints, pianificazione media
- Pianificare la promozione dei contenuti
Per distribuirlo, è necessario avere un contenuto pronto all'uso. Scopri cos'è lo storytelling e come adattarlo alla propria strategia di marketing.
Luca Bizzarri