Abbiamo finalmente affrontato i pro e i contro dell'aprire un profilo Facebook aziendale e vincono i pro alla grande? Molto bene, vediamo di iniziare a capire come possiamo gestire la nostra pagina. Iniziamo con qualche consiglio e regola generale.
Regola aurea: non c’è una seconda chance per fare un’ottima prima impressione: Di base la propria pagina di Facebook è come se fosse un piccolo sito e molto spesso è uno dei primi punti di contatto che gli utenti hanno con l’azienda. Se il sito o la pagina di Facebook non sono in ordine, non sono aggiornati o poco curati l’utente medio che ormai è piuttosto esigente se ne accorge.
Regola n.1 – Meglio non avere un profilo Facebook che averne uno e non prendersene cura. Il processo di gestione della pagina è un punto di non ritorno, una volta iniziato deve essere costantemente alimentato. Per essere più concreti, e valga anche per la sessione news del proprio sito, se capitate su un profilo di un’azienda e l’ultimo posta risale al 2013. A me verrebbe da pensare che l’azienda nel frattempo ha chiuso e cambio sito. Quindi:
Accettato il fatto che il nostro profilo sarà pubblico, accettiamo che:
- sarà passibile di giudizio da parte degli utenti
- entrerà a far parte dell’ecosistema digitale del brand, per cui racconterà agli utenti una storia dello stesso brand. Se questa è una bella storia o una storia dell’orrore dipende solo dall’estro del Community Manager.
Aprire una pagina Facebook è la parte più semplice. Quello che bisogna sapere è che per ottenere un buon risultato è necessario investire tempo o denaro, informarsi su come funziona FB, pianificare una strategia, realizzare questa strategia, prendersi cura dei propri utenti, monitorare costantemente la pagina, controllare che tutto vada secondo i piani, costruire una relazione con i propri utenti.
Regola n.2 – Pianificare: quando siamo online la parte che può essere dedicata all’improvvisazione deve essere ridotta al minimo. Soprattutto all’inizio.
Ogni Community Manager nella gestione ci mette del proprio, scrive, cerca immagini, dà un taglio alla pagina più o meno formale ma c’è un «ma». Ma. Tutto deve essere in linea con l’immagine aziendale. Bisogna ricordarsi che si sta scrivendo per conto di qualcun altro e bisogna rispettare questa mediazione. Non bisogna mai dimenticare che la pagina è patrimonio dell’azienda ed è uno dei suoi media, non diversa da televisione o radio. Anzi, visto il contatto diretto con l’utenza, in alcuni casi è molto più pericoloso allontanarsi dai canoni su cui l’immagine aziendale si fonda.
Regola n.3 – La pagina è aziendale, non personale. Lasciamo fuori ogni commento personale: è l’azienda che parla tramite il Community Manager, non il contrario.
Aprire la pagina è ovviamente un’azione che non richiede alcun tipo di corrispettivo economico, tuttavia la sua gestione è cosa diversa:
- Se vi appoggiate ad una struttura esterna i costi sono alla luce del sole.Se avete deciso di seguire la pagina in autonomia dovete sapere che è un lavoro piuttosto oneroso in termini di tempo.
- Gli ultimi aggiornamenti dell’algoritmo di Facebook tendono a mostrare sempre meno i propri post sui diari dei nostri fan. Perché? Perché forse Facebook ha trovato il suo modello di business.
Regola n.4 – Il mantenimento della pagina è un’attività onerosa, in termini di tempo e, se vogliamo ottenere certi risultati, anche di denaro. Ricordatevi: se volete vedere i vostri post diventare virali (o quasi), dovete pagare.
Luca Bizzarri