Disegnare un Flow Chart: i workflow nella marketing automation

Disegnare un Flow Chart: i workflow nella marketing automation

Abbiamo deciso di affrontare il tema dei workflows perché abbiamo notato che, solitamente, chi non si occupa della parte tecnica di un progetto fa molta fatica a disegnare o più semplicemente leggere un diagramma di flusso (Flow Chart). Tuttavia in molte occasioni saper maneggiare questo strumento dà un prezioso aiuto alle idee che si vogliono esprimere, idee che non necessariamente devono avere a che fare con la parte tecnica.

Innanzitutto, cos'è un workflow? Nella marketing automation un workflow rappresenta una serie di attività organizzate in una sequenza ripetibile e innescate da regole precise e definite a priori. Stiamo parlando ad esempio di un flusso di email concatenate che partono dal CRM aziendale verso i clienti o prospect che hanno avuto un comportamento digitale che rientra nei parametri delle regole di ingaggio del workflow (hanno compilato il form, scaricato un ebook e visto la pagina del pricing).

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Come gestire un workflow? Come crearne uno? Beh, per prima cosa serve la tecnologia. Software, come Hubspot ad esempio, sono in grado di gestire workflow (e altro) senza problemi. Seconda cosa, serve qualcuno che li progetti: "progettare" in questo caso significa:

  1. studiare gli obiettivi e la strategia
  2. studiare le buyer personas  
  3. trovare i contenuti giusti
  4. disegnare il workflow
  5. portare il workflow sulla piattaforma

Oggi ci occupiamo del punto 4. Quindi, chi opera nel mondo della comunicazione deve saper disegnare un Flow Chart? Direi di no, non è necessario, ma aiuta. Perché imparare a disegnare un diagramma di flusso? Per diversi motivi:

  1. potrebbe semplificare la comprensione del nostro interlocutore, qualsiasi sia il progetto di cui stiamo parlando. Noi ad esempio usiamo spesso diagrammi di flusso nelle nostre presentazioni anche per le cose più semplici (ad esempio per chiarire l'iter di un concorso) piuttosto che internamente all'agenzia per rappresentare alcuni processi aziendali.
  2. aiuta a sviluppare un progetto molto tecnico, con interlocutori molto tecnici, come ad esempio la mappa di un sito o lo studio dei processi di un e-commerce
  3. inoltre costringe l'ideatore stesso a considerare tutti i fattori in gioco, stabilendo da subito un perimetro di elementi entro il quale muoversi.

Il bello è che tutto potenzialmente potrebbe essere disegnato: da un singolo processo ad un'intera strategia di marketing perché avere una strategia in testa è importante ma è altrettanto fondamentale essere in grado di rappresentarla in modo che tutti possano comprenderla.

Definite le motivazioni, ora passiamo ai fatti. Fare il disegno di un diagramma di flusso è piuttosto semplice: bisogna avere gli strumenti giusti e imparare poche semplici regole. Avere in mente il corretto flusso e considerare tutte le variabili in gioco invece è un'altra storia e c'è poco da spiegare: si tratta più che altro di avere una visione globale del progetto, una buona capacità di sintesi, un po' di esperienza e tanta, tanta pazienza.

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Strumenti. Per il disegno del diagramma in realtà basta anche power point anche se alla lunga non è molto friendly. Software più dedicati allo scopo e che abbiamo usato e testato sono:

  1. Mindnode:  molto semplice da utilizzare, è dedicato all'ambiente Mac. Interessante perché è stato declinato in app sia per iPhone che iPad che hanno qualche funzionalità in meno ma ne consentono l'uso anche su device mobile. Acquistabile sullo store Mac a 19,99$.
  2. Xmind: stilisticamente un po' meno elegante di Mindnode ma molto completo e ampiamente personalizzabile. Il migliore che abbiamo trovato per ambiente Win, ma disponibile anche per Mac e Linux. Disponibile in versione free senza possibilità di export o nelle sue versioni basic a 79$ o completa a 99$.

Regole. Le regole per disegnare un flusso sono semplici. È necessario:

  1. definire lo spazio entro cui muoversi stabilendo un punto di inizio e un punto di fine
  2. pensare ad ogni possibile evento che possa occorrere tra l'inizio e la fine
  3. sapere come rappresentare, secondo lo standard universale, ognuno di questi eventi
  4. legare ogni evento con frecce unidirezionali che indichino chiaramente la direzione del flusso.

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In questo articolo affrontiamo come disegnare un flow chart, in maniera più specifica i simboli più comuni universalmente riconosciuti.

Luca Bizzarri