Disegnare un Flow Chart: regole e linguaggio

Disegnare un Flow Chart: regole e linguaggio

A cosa servono i flowchart?

I diagrammi di flusso sono uno strumento molto versatile e possono essere utilizzati per diversi scopi, ad esempio in comunicazione li utilizziamo per:

  1. Analisi e disegno di Processi

  2. Mindmapping

  3. Workflows

  4. Customer Journey

I flowchart sono uno degli strumenti che preferiamo perché ci aiuta a visualizzare e rendere intelleggibile un qualcosa fondamentalmente di astratto, come i workflow. Quando ci occupiamo di marketing automation per l'inbound marketing e dobbiamo affrontare i workflow, i diagrammi di flusso ci salvano letteralmente la vita: servono prima a noi per razionalizzare le idee e poi verificare che il flusso proceda nel modo corretto senza intoppi.

VIDEO: disegnare un flowchart.

 

Obiettivi di marketing e obiettivi di comunicazione: le differenze.

Abbiamo visto cos'è un diagramma di flusso e quali sono le sue caratteristiche principali in questo articolo. Vediamo ora come si fa a disegnare un flow chart. Prima qualche regola:

  1. Tendenzialmente è meglio avere un punto di ingresso e uno di uscita.
  2. Il flusso deve essere chiaro per cui è importante scegliere una simbologia condivisa e usare il giusto simbolo per la relativa azione sottesa.
  3. State generici sul primo disegno: eventuali sotto-processi potranno essere disegnati a parte.
  4. Le frecce saranno unidirezionali, indicando in maniera inequivocabile la direzione che il flusso dovrà prendere.
  5. Indicate sulla freccia, se necessario, il risultato dell'azione di cui alla casella precedente.

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disegnare un  flow chart

In linea di massima i simboli più utilizzati ed utili sono:

  1. Start/End: normalmente indicato con un rettangolo ad angoli smussati indica da un lato il punto di inizio e dall'altro il termine del flusso.
  2. Azione: un rettangolo che indica ogni azione che deve essere svolta all'interno del flusso.
  3. Decisione: ogni decisione o evento che presupponga un bivio nel flusso è indicata con un rombo dal quale usciranno 2 frecce corrispondenti ai due esiti della domanda.
  4. Attesa: un ellisse indica un punto in cui il flusso si ferma temporaneamente.
  5. Azione con Sottoprocesso: le due barre laterali indicano che in quella azione è contenuto un sottoprocesso che andrà esplicitato a parte.
  6. Continua: simbolo che interrompe il flusso perché questo possa essere ripreso nella pagina successiva. Solitamente al suo interno si indicano delle lettere maiuscole in modo che "A" corrisponda ad "A" nella pagina successiva.

Un consiglio? I flow chart sono un ottimo modo per iniziare a disegnare i flussi di interazione di un workflow all'interno di una strategia di inbound.

Infine qualche consiglio per ottimizzare il tempo di lavoro e la resa:

  1. Disegnatelo prima su carta: non è necessario che sia perfetto ma avere una base da copiare e mettere in bella rende più semplice e veloce l'utilizzo del software.
  2. Il flusso deve essere self-explaining: quando lo avete finito fatelo leggere a qualcuno, se gli dovete spiegare come leggerlo probabilmente è poco chiaro.
  3. Condividete il flusso: per disegnare un corretto flow chart è necessario avere una chiara visione di insieme sul progetto. Fatelo girare in azienda a tutti gli attori coinvolti, molto probabilmente salterà fuori qualche dettaglio in più.

A questo punto non ti resta che provare. 

Luca Bizzarri

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