Girovagando sul web, ci siamo imbattuti in una interessante guida di SEO marketing su Searchengineland.com. Non è nuovissimo e la tavola periodica è molto famosa ma racchiude un concetto di sintesi che in questo argomento è fondamentale. Partendo infatti da una macro suddivisione tra on-page ed off-page (qui trovate un nostro vecchio articolo che approfondisce un po' i concetti) la tavola analizza e spiega per categoria ogni singola azione che può avere effetti sulla nostra strategia SEO, pesata per il suo valore in termini di efficacia. Semplice ed immediata.
Le categorie e gli elementi sono per la macro On-Page:
- Content. Sul contenuto abbiamo già detto tanto, mai abbastanza comunque, e non ci stancheremo mai di cogliere ogni occasione per dirlo: è importante avere contenuti nuovi ed originali. Potete approfondire in questo nostro articolo sul content marketing. I fattori sono: qualità, ricerca, parole chiave, engagement, freschezza del contenuto, corposità del contenuto, advertising.
- HTML. Qui il discorso si fa più tecnico e affronta le modalità in cui è stato generato e curato il codice. Abbiamo quindi elementi come title, description, headers, structure, stuffing (ndr. hai troppe parole chiave?), hidden (ndr. i colori del sito nascondono le parole?).
- Architecture. Questa categoria analizza i fattori con cui il sito una volta creato è stato, o viene, gestito: crawl (leggibilità del sito da parte dei motori di ricerca), duplicate, speed, urls (delle sotto pagine, con parole chiave), mobile e cloaking (mostra ai motori di ricerca pagine diverse rispetto a quelle che mostra agli umani?).
Per la macro off-page invece abbiamo:
- Links. Come già sappiamo i backlinks sono fondamentali: diciamo che possiamo considerarli i mattoni che stanno alla base del palazzo che chiamiamo popolarità (del sito). I link sono composti dai seguenti elementi: qualità del link, corrispondenza del testo sulla pagina di arrivo con le parole che compongono l'url, numero dei link, link comprati (notare quanto questo fattore possa pesare in negativo), spam.
- Trust. Qui abbandoniamo la parte quantitativa per entrare in un mondo più di reputazione. La fiducia che un sito ha guadagnato dipende da diversi fattori quali l'autorevolezza rispetto ai contenuti trattati, la storia del sito, veridicità dell'identità degli autori (penso ad esempio alla Google Authorship), piracy.
- Social. Come sappiamo la sociability di un sito gioca il ruolo di potenziamento dell'autorevolezza. Abbiamo qui reputazione e il numero degli share. Si dà per scontato che più un contenuto è condiviso maggiore sarà il suo interesse per gli utenti e quindi la sua popolarità.
- Personal. Come sappiamo da molto tempo ormai sia Google che Bing (almeno) non mostrano risultati standard ma personalizzati in base ai seguenti fattori, basati principalmente sull'IP dell'utente: paese di residenza, località, numero di visite nel sito e quanto gli amici nei social abbiano frequentato o fatto like al sito.
Luca Bizzarri