Sì, leggiamo tutte le tue mail, ma lo facciamo per te. In sintesi questo è il nuovo modo di intendere la privacy di Google, come si legge dall'ultima versione dei termini del servizio offerto dall'email di Google:
Our automated systems analyze your content (including emails) to provide you personally relevant product features, such as customized search results, tailored advertising, and spam and malware detection. This analysis occurs as the content is sent, received, and when it is stored.
Fortunatamente lo fanno per il nostro bene, per poterci offrire un servizio di comunicazione, non solo advertising personalizzato, ma anche di protezione da malware e spam. Siamo davanti ad una ulteriore nuova frontiera del marketing, è vero, però questo costa all'utente il controllo delle proprie comunicazioni private ponendo nuovamente questioni su quali confini sia il caso di superare e quali no.
In realtà questa non pare essere una novità per Gmail: il mese scorso è stata rigettata da un giudice USA una class action a proposito della privacy violata. Il problema in effetti era già noto, semplicemente non era ben esplicitato. C'è quindi da apprezzare che ora i termini di servizio sono chiari e ben comprensibili a tutti: c'è da capire il motivo per cui sono stati aggiornati. Una crisi di coscienza? Beh, sicuramente questo eviterà in futuro un altro rischio di subire una class action dai consumatori americani.
Luca Bizzarri